CHIESA DEL GESÙ e CAMERE DI SANT’IGNAZIO - Giovedì 23 gen. 2025 Ore 11.00
Sant'Ignazio di Loyola commissionò nel 1551 la Chiesa del Gesù a Roma, inizialmente progettata da Nanni di Baccio Biggio e successivamente ridisegnata da Michelangelo. Tuttavia, il progetto rimase inattuato finché il cardinale Alessandro Farnese, mecenate delle arti, affidò nel 1561 la realizzazione a Jacopo Barozzi, noto come "Il Vignola". La costruzione iniziò nel 1568 e fu completata da Giacomo Della Porta nel 1575. Dedicata nel 1584, rappresentava la prima chiesa completamente nuova a Roma dopo il “Sacco” del 1527. Durante il XVII secolo, venne decorata da Giovanni Battista Gaulli. Dopo la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti nel 1773, subì spoliazioni ma fu restituita nel 1814. Verso la metà del XIX secolo fu ornata la tribuna e costruito l’altare maggiore. Dal 1858 al 1861 l’ornamento del tempio farnesiano fu compiuto per munificenza del principe Alessandro Torlonia, che fece rivestire di marmi la navata. La Chiesa, simbolo di transizione tra Rinascimento e Barocco, ha influenzato l'architettura sacra in Italia e nel mondo, fino ad ispirare il termine – oggi contestato – “stile gesuitico”. La sobria facciata, con i volumi, le masse ed i giochi di luci ed ombre che anticipavano il Barocco, fu attentamente orientata verso le vie e la piazza circonstanti: essa si erge maestosa come un grande portale che invoglia i viandanti ad entrare.
Le camerette di Sant’Ignazio, situate all’ultimo piano della casa costruita tra il 1543 e il 1544, sono gli unici resti dell'antico edificio distrutto nel 1598. Salvate da Padre Acquaviva, conservano cimeli e una statua di sant’Ignazio. Un corridoio con decorazioni prospettiche precede le stanze.